Con il termine di rating si definisce la possibilità che un soggetto sia disponibile e in grado di restituire un prestito entro i termini dell’accordo, senza pertanto rivelarsi inadempiente.
A tal proposito, esiste il cosiddetto giudizio di rating, ossia un indice che va a descrivere tale affidabilità. Questo indice può essere assegnato sia a un’impresa, una banca, un’istituzione pubblica o privata.
In generale, il rating è uno strumento utilizzato dalle agenzie di rating per fornire una valutazione della solvibilità di un soggetto e del rischio di credito associato ad esso.
Giudizio di rating: come si effettua il calcolo
Il giudizio di rating è calcolato ed espresso da agenzie preposte. Queste, mediante opportuni conteggi e l’osservazione di determinati fattori, vanno ad assegnare un indice di affidabilità a quel determinato privato o ente.
Attraverso questo valore, si esprimerà quindi la capacità creare risorse necessarie affinché si rispettino tutti quegli doveri fiscali presi con i terzi.
Il giudizio di rating emesso può essere effettuato sia a breve che a lungo termine, ma è del tutto facoltativo. Professionisti e società, infatti, possono anche non avere la certificazione attestante l’affidabilità. Tuttavia, qualora questi si trovino nel campo delle obbligazioni, potrebbe essere penalizzante.
Gli investitori, ad esempio, potrebbero scegliere di non impegnarsi poiché tale mancanza va a proiettare una situazione di diffidenza.
Per calcolare tale indice, le società di rating vanno ad analizzare bilanci e conti dei soggetti richiedenti. Questo, effettuato sia a livello cronologico, che in prospettiva.
Tra i principali fattori analizzati vi è difatti la storia del potenziale mutuario. Mancati pagamenti, insolvenze o fallimenti possono avere un impatto negativo sul calcolo.
L’agenzia esaminerà dunque tutta quella serie di parametri societari fondamentali come bilanci e flussi di cassa.
In termini prospettici, l’esame verterà poi su un analisi di tipo settoriale, ossia paragonando il soggetto a tutti quelli simili operanti nel suo stesso ambito.
Da ciò si evinceranno dunque anche le prospettive future. Infine, ma non ultimo per importanza, l’agenzia di rating provvederà a effettuare un’analisi di società riguardante fattori come il management e la struttura, nonché gli obiettivi prefissati e le scelte effettuate.
Il giudizio di rating verrà poi rilasciato entro 90 giorni. Questo, viene generalmente pronunciato secondo un diverso sistema di gradazione.
Sebbene ogni agenzia di rating utilizzi una diversa scala, ognuna di esse assegna ai rating determinate lettere.
La scala di rating più alta, ossia quella che prevede un’affidabilità elevata corrisponde alla dicitura AAA. Viceversa, un valore di D o C è tra i più bassi, enunciando un probabile problema di insolvenza.
Il rating, inoltre, non è affatto stabile nel tempo. Per uno Stato, ad esempio, il rating può essere migliorato andando a ridurre il deficit, il debito pubblico e aumentando la crescita economica.
Impatto del giudizio di rating sulle imprese
Il giudizio di rating può avere un impatto significativo sulle imprese. Ad esempio, qualora queste attività abbiano un reddito stabile e ottimi risultati derivanti dalle analisi economico-fiscali, il valore rating sarà alto.
Ciò farà sì che sempre più investitori decidano di scommettere su tale impresa, poiché sarà in grado di offrire un rendimento più elevato.
Sentenze o inadempimenti fiscali sono pubblici e, dunque, accessibili ai potenziali finanziatori. Un rating particolarmente basso potrebbe influire sulla capacità dell’impresa di classificarsi per tale scopo.
Reputazione, finanziamenti e fiducia, sono alle basi del mercato. Il giudizio di rating consentirà quindi agli investitori di scegliere tale impresa e, conseguentemente, a quest’ultima di posizionarsi a livello internazionale sia per una eventuale quotazione in borsa, che verso le altre controparti commerciali.
Bisogna ribadire però, che il giudizio di rating è in parte soggettivo e persino un’impresa dalla fiscalità impeccabile può essere declassata.
L’agenzia di rating infatti, può decidere, qualora lo ritenga opportuno, di collocarla a un livello inferiore. È comunque possibile migliorare i punteggi del rating.
Ulteriore vantaggio del giudizio di rating è dato dal fatto che tale certificazione può aiutare l’impresa a identificare ed eludere tutte le potenziali fonti di rischio, intervenendo per tempo sui fattori critici che potrebbero portare al suo collasso finanziario.
Consigli per investitori e imprese
Il giudizio di rating è un profilo di rischio dell’impresa basato sull’identikit finanziario di questa e sulla sua solidità nel campo delle obbligazioni.
Questo però, può non rispecchiare appieno l’azienda, portandola così a ben pochi finanziamenti e scarsa fiducia da parte di investitori e clienti.
Tuttavia, tale situazione può essere migliorata, anche preventivamente, agendo su tutti quei fattori che servono per calcolarlo. Tra questi vi sono la solidità dell’azienda, nonché la sua liquidità, produttività e redditività.
Per farlo, sarà sufficiente accertarsi di assumere comportamenti fiscali adeguati e fornire all’agenzia di rating sempre una documentazione completa e chiara, alle scadenze prestabilite.
Conclusioni
Per giudizio di rating si intende una valutazione dell’affidabilità di un dato soggetto, che sia questo privato o pubblico, sia in ottica generale, che in relazione alle sue obbligazioni finanziarie.
Tale giudizio di esprime mediante una scala gerarchica da AAA a D.
Il giudizio di rating permette dunque di visualizzare sia un quadro economico-finanziario del soggetto, che il flusso di cassa, realizzando così possibili scenari futuri. Questi ultimi, potranno dunque aiutare il soggetto, ma anche investitori e clienti, a prendere le giuste decisioni per il proprio business.