Le imprese italiane, soprattutto le piccole e medie, si trovano spesso a dover affrontare difficoltà finanziarie dovute alla scarsa disponibilità di credito bancario, alla crisi economica e alla concorrenza globale.
Per sostenere la loro crescita e la loro competitività, le imprese hanno bisogno di trovare nuovi mezzi di finanziamento alternativi e flessibili, che si adattino alle loro esigenze e ai loro progetti.
Tra questi, un ruolo sempre più importante lo stanno assumendo i bond e i minibond, ovvero obbligazioni o titoli di debito a medio-lungo termine emessi da società non quotate in Borsa.
In questo articolo vedremo cos’è un bond e un minibond, quali sono i requisiti per emetterli, come funzionano, quali sono i vantaggi rispetto al credito bancario e quanto costa emetterli.
Scopriremo così come i bond e i minibond possano rappresentare uno strumento di finanza alternativa per le imprese italiane che vogliono raccogliere nuovi capitali e accedere a nuove opportunità di mercato.
Cosa sono i Minibond
I minibond sono delle obbligazioni a medio-lungo termine emesse da società italiane non quotate, in particolare Pmi, per finanziare i loro progetti di sviluppo, investimento o ristrutturazione.
Con i minibond le aziende possono accedere al mercato dei capitali, diversificando le fonti di finanziamento e riducendo la dipendenza dalle banche.
Come tutte le obbligazioni, i minibond hanno un tasso d’interesse (solitamente fisso, ma può essere anche variabile) che viene pagato sotto forma di cedola periodica e una data di scadenza.
Questi strumenti finanziari possono essere:
- “amortising”: con restituzione graduale del capitale a scadenze predefinite;
- “bullet”: con restituzione integrale del capitale alla scadenza dello strumento.
Che vantaggi hanno rispetto ai Bond tradizionali
Rispetto ai bond tradizionali, i minibond presentano una serie di vantaggi:
- i minibond hanno costi di emissione e gestione inferiori rispetto ai bond tradizionali, grazie alla semplificazione delle procedure e alla riduzione degli intermediari;
- tempi di esecuzione e collocamento più brevi rispetto ai bond tradizionali, grazie alla digitalizzazione dei processi e alla flessibilità delle condizioni;
- sono accessibili a un maggior numero di aziende rispetto ai bond tradizionali, grazie all’allentamento dei requisiti di emissione e alla possibilità di aggregarsi in forma consortile o di rete;
- sono diversificati rispetto ai bond tradizionali, grazie alla varietà dei settori, delle dimensioni e delle caratteristiche delle aziende emittenti;
- trasparenza: grazie alla pubblicazione di informazioni aggiornate sulla situazione finanziaria e sui progetti delle aziende emittenti.
Aspetti da valutare prima di realizzare una campagna di emissione Minibond
Le aziende che vogliono emettere i minibond per finanziarsi devono tenere conto di una serie di aspetti che condizionano la fattibilità e la convenienza dell’operazione. Tra questi, possiamo citare:
- Il rating rappresenta la valutazione della capacità dell’emittente di ripagare il debito e gli interessi, esprimendo la sua solvibilità;
- Il piano economico è un documento che illustra gli obiettivi, le strategie e le previsioni finanziarie dell’emittente, dimostrando la fattibilità e la reale capacità dell’investimento. Esso deve indicare se i minibond emessi permetteranno di raggiungere gli obiettivi previsti e di rimborsare il minibond stesso in termini di costo e di tempo;
- La scadenza rappresenta il periodo di tempo entro il quale l’emittente è tenuto a restituire il capitale e gli interessi ai propri investitori. Tale termine può variare da pochi mesi a diversi anni e influisce sul rendimento e sul rischio del minibond;
- La cedola rappresenta l’interesse che l’emittente versa periodicamente agli investitori. Può essere di tipo fisso o variabile e ha un impatto sulla liquidità dell’emittente e sulla redditività del minibond;
- Le condizioni di rimborso si riferiscono alle modalità con cui l’emittente restituisce il capitale agli investitori al termine del minibond o in anticipo. Tali condizioni possono includere la possibilità di rimborso anticipato (call option) o la conversione in azioni (convertible bond), e influenzano il valore e la liquidità del minibond;
- Le garanzie rappresentano le forme di tutela che l’emittente offre agli investitori in caso di difficoltà finanziarie o insolvenza. Tali garanzie possono essere reali (ad esempio ipoteche o pegni) o personali (come fideiussioni o avallo) e influiscono sul grado di sicurezza e sul costo del minibond.
Impatto della pandemia sull’economia e sulle imprese
La pandemia di Covid-19 ha avuto un impatto devastante sull’economia e sulle imprese italiane, causando una contrazione del PIL del 8,9 per cento nel 2020, la più grave dal secondo dopoguerra.
La crisi ha colpito in modo differenziato i vari settori produttivi, con una maggiore sofferenza per quelli più esposti alle restrizioni imposte dalle misure di contenimento del contagio, come il turismo, la ristorazione, il commercio al dettaglio e i servizi alla persona.
La situazione epidemiologica ha pesato anche sulla demografia di impresa, traducendosi in un forte calo sia della nascita di nuove attività, cui si associa una riduzione significativa della creazione di posti di lavoro, sia delle uscite dal mercato, temporaneamente limitate dalle misure di supporto pubblico e dal blocco delle procedure di liquidazione.
Come i bond e i minibond possono essere utilizzati come mezzi di finanziamento a sostegno delle imprese durante la pandemia
In questo scenario di crisi, le imprese hanno avuto bisogno di liquidità per far fronte alla caduta della domanda interna ed estera, al rallentamento delle catene produttive e alla necessità di adeguarsi alle nuove norme sanitarie.
Tra le possibili fonti di finanziamento, i bond e i minibond si sono rivelati degli strumenti utili per accedere al mercato dei capitali, diversificando le fonti di finanziamento e riducendo la dipendenza dalle banche.
I bond sono delle obbligazioni a medio-lungo termine emesse da società quotate o non quotate, che offrono agli investitori un tasso d’interesse e una data di scadenza.
I minibond sono delle obbligazioni a medio-lungo termine emesse da società italiane non quotate, in particolare PMI, che hanno dimensioni inferiori ai bond tradizionali e che possono beneficiare di agevolazioni fiscali e normative.
Sia i bond che i minibond consentono alle imprese di ottenere liquidità immediata in cambio del pagamento di interessi periodici e del rimborso del capitale alla scadenza o in anticipo.
Esempi di imprese che hanno utilizzato i bond e i minibond durante la pandemia
Durante la pandemia, molte imprese italiane hanno utilizzato i bond e i minibond come mezzi di finanziamento per sostenere i loro progetti di sviluppo, investimento o ristrutturazione. Alcuni esempi sono:
– Esselunga, una società leader nel settore della grande distribuzione alimentare. Ha emesso un bond da 1 miliardo di euro con scadenza a 7 anni e un tasso d’interesse dell’1,125 per cento. L’operazione ha avuto lo scopo di rifinanziare il debito esistente e sostenere il piano industriale;
– Enerbrain, una startup che ha sviluppato una soluzione per il risparmio energetico e il comfort degli edifici. Ha raccolto 5,2 milioni di euro tramite un minibond green sottoscritto da Banca Sella e da investitori privati. L’operazione ha avuto la finalità di finanziare la crescita della società nel mercato italiano ed estero;
– CDP Reti, una società controllata da Cassa Depositi e Prestiti che gestisce le reti di trasporto del gas e dell’energia elettrica. Ha emesso un minibond sociale da 500 milioni di euro destinato a finanziare progetti di inclusione sociale e sviluppo sostenibile.
Conclusioni
I minibond sono degli strumenti di finanziamento innovativi e vantaggiosi per le imprese, che consentono di accedere al mercato dei capitali, diversificando le fonti di finanziamento e riducendo la dipendenza dalle banche.
I bond e i minibond offrono alle imprese maggiore liquidità, flessibilità, stabilità e visibilità, oltre a beneficiare di agevolazioni fiscali e normative.
In un periodo di incertezza economica come quello attuale, causato dalla pandemia di Covid-19 e dalle sue conseguenze sulle attività produttive, è fondamentale per le imprese trovare nuovi mezzi di finanziamento per sostenere la propria crescita e competitività.
Questi strumenti rappresentano una valida alternativa al credito bancario, in quanto permettono alle imprese di affrontare la crisi con maggiore resilienza e di cogliere le opportunità di sviluppo.
L’utilizzo di bond e minibond come mezzi di finanziamento per le imprese è destinato a crescere nei prossimi anni, grazie alla maggiore consapevolezza delle opportunità offerte da questi strumenti e alla maggiore disponibilità degli investitori a sottoscrivere questi titoli, che possono quindi rappresentare una leva strategica per il rilancio dell’economia italiana e per il potenziamento del tessuto imprenditoriale del Paese.